I carboidrati non sono sostanze chimiche isolate, come potrebbe suggerire il nome, ma portatori di vita in un ciclo vitale in cui la luce del sole diventa efficace come forza cosmica nell’essere umano a ogni pasto.
Se questi processi vengono abbreviati in formule brevi e termini astratti, le immagini vivificanti si perdono per la coscienza e il sentimento umano. I concetti astratti sono poveri e vuoti e rendono desolati i sentimenti dell’anima. Se si concede all’uomo una vita dell’anima, questa diventa più ricca se può partecipare a questi processi vitali multiformi con la sua coscienza. Poiché nell’epoca moderna, a causa delle numerose conquiste tecniche, è proprio questa partecipazione ai processi vitali che si perde, l’individuo si sente sempre più isolato e perde la connessione naturale con i movimenti della vita che lo circondano. Gli stati d’animo depressivi richiedono quindi una compensazione attraverso un’alimentazione sovraccarica e altamente calorica, con le sue “pesanti” conseguenze.
L’origine dei carboidrati, fino ad oggi, non può essere spiegata completamente dalla scienza e deve essere descritta come un misterioso processo di interazione di forze cosmiche e terrestri. Attraverso i carboidrati, ogni essere umano partecipa con ogni cibo a un’ampia sfera di luce e forza cosmica. Una percezzione concreta di questi processi quotidiani amplia la visione e la consapevolezza e forse anche la autodeterminazione di fronte delle sostanze che emergono dall’acqua, dall’aria e dalla luce come base della vita.